Ventimiglia Servizi: il danno erariale e quello per licenziamento senza giusta causa che dovesse essere accertato lo pagheranno i funzionari comunali preposti?

Spesso mi chiedo se è possibile perdere la lucidità necessaria e quindi se è possibile che alcuni funzionari comunali “sopraffatti” dall’apparente sicurezza che può dare l’essere governati da una commissione straordinaria, possano fare errori di cui dopo si è chiamati a pagare personalmente davanti alla Corte dei conti o, peggio, in Tribunale. Credo davvero che la risposta possa essere affermativa e quindi  sarebbe opportuno per detti funzionari comunali avere per iscritto l’ordine imposto “nel nome della legge”.

Viceversa, mi sono anche chiesto se è possibile che dei Commissari straordinari possano incorrere in errore, solo perché si fidano di funzionari non sempre normativamente aggiornati, soprattutto in materia per loro “nuove”, come il diritto societario o la normativa sul lavoro applicabile a delle società pubbliche che non sono necessariamente anche degli organismi di diritto pubblico, e quindi agiscono secondo diritto privato.

Mi riferisco a quello che sta accadendo per Ventimiglia Servizi srl, con socio unico il Comune di Ventimiglia. Con una deliberazione della Commissione straordinaria si è autorizzata la messa in liquidazione della società con una motivazione illogica e fuorviante. Si dice, per rispamiare i costi di mantenimento della stessa società. Forse esiste ancora qualcuno che crede che basti dirlo, poi anche se si spende molto di più pazienza. Non è così, perché appena la Corte dei Conti andrà a verificare si vedrà che esternalizzando i servizi di pubblicità e affissione, la riscossione coattiva di Tarsu e ICI (ora IMU), ma anche quella relativa alle altre entrate comunali che Ventimiglia Servizi doveva riscuotere (contravenzioni al codice della strada, tosap, sanzioni edilizie, recuperi oneri demolizioni abusi edilizzi, ecc.) – non è il caso di parlare qui della gestione dei parcheggi –  si scoprirà che si spenderà sciogliendo la Ventimiglia Servizi molto, moltissimo, di più di quello che si spendeva quando la società era stata costituità. Costituita senza pagare chi amministrava (che la Commisisone ha invece pagato anzichè affidare la direzione ad un funzionario comunale) e con il costo di soli due dipendenti (da utilizzarsi entrambi per la riscossione delle entrate non appena la società fosse entrata a regime): costo presunto complessivamente non superiore ad euro 40.000. La Ventimiglia Servizi ha incassato certamento oltre 600.000 euro (sarebbe arrivata tranquillamente ad 1 milione di euro se il Consiglio comunale non fosse stato sciolto). Con meno dell’otto per cento delle entrate (questa percentuale doveva assestarsi sotto il 5 per cento) si pagavano tutti i costi gestionali e si avevano due dipendenti a disposizione del Comune. La delibera presa il 30 ottobre dalla Commisisone non mi pare ragionevole e non saprei chi possa averla consigliata. Per di più si mandano a casa due dipendenti, pur dicendo nella delibera che il servizio verrà esternalizato, e le tutele dei lavoratori?

Sono giunto alla conclusione che è possibile che accadano entrambi le cose! Possono sbagliare i funzionari comunali e possono sbagliare i Commissari. Mi dispiace constatarlo, davvero, non ho astio contro nessuno, sento solo un senso di pena profondo.

Faccio un salto indietro, cambiando discorso,  per spiegare come sia facile avere conseguenze devastanti, anche se si è convinti di aver fatto tutto bene.

Ci sono passato anch’io: erano gli anni 2008 e 2009.

Chiesi ad una persona di cui mi fidavo moltissimo, che consideravo un amico oltreché una persona preparatissima, uno studioso nella materia degli enti locali, un pubblicista e autore di diversi articoli e libri in materia:

Prestileo: “Si può fare? Sei sicuro? La norma parla di forniture di beni e servizi, non di lavori. Questi sono lavori o si possono considerare servizi manutentivi?”

Il sommo Amico: “Vai tranquillo è tutto a posto, si può fare. Infatti secondo il combinato disposto dell’art …….. della legge ……. con l’art. ….. del codice dei contratti, è certamente possibile. E poi prevale la finalità dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati ………..

La risposta che il sommo Amico mi diede più volte e anche davanti a testimoni mi convinse e poi l’opera era urgente e il prezzo particolarmente conveniente. Io però rimasi un po’ perplesso, ma il mio sommo Amico era certissimo della correttezza della procedura.

Dissi allora:

Prestileo:  “Bene , procediamo pure allora,  se lo dici tu e con questa sicurezza! Se puoi  facci comunque avere due righe in cui spieghi il complesso ragionamento che ci hai fatto, così leggendolo possiamo comprendere meglio la tua interpretazione”.

Il sommo Amico: “Certo, molto volentieri”.

Il sommo Amico era una persona che ad un velocità inaudita, mentre ragionava  su argomenti complessi (e per me nuovi), sviolinava articoli e leggi con sicurezza.

Arrivarono, qualche giorno dopo,  non due righe, ma un parere di diverse pagine sottoscritto dal sommo Amico che confermava la correttezza di quanto lui aveva detto e dal consiglio di amministrazione di Civitas  deliberato all’unanimità (lui compreso, naturalmente, visto che ne faceva parte).

Convinto di quanto fatto, ma con alcuni dubbi sull’iter logico giuridico con il quale si era giunti a quella conclusione sottoposi (siamo sempre negli anni 2008 e 2009) in occasione di due diversi convegni, a professori universitari competenti in materia, lo stesso quesito che avevo posto al mio sommo Amico. Le risposte date, innanzi a testimoni, furono entrambi del seguente tenore:   “Si, si può affidare ad una cooperativa sociale di tipo B il rifacimento di un marciapiede sotto la soglia di euro 206.000, direttamente senza gara” . I servizi manutentivi che avevamo affidato noi erano sotto la soglia di euro 206.000 e quindi il mio sommo Amico ci aveva fatto fare la scelta giusta.

Oggi, però, sono chiamato, solo io, a rispondere penalmente di quello che è stato deliberato all’unanimità per abuso d’ufficio: la Procura dice che la procedura era illegittima. Avendo abusato nell’affidare direttamente quei lavori, sempre secondo l’accusa, avrei favorito la cooperativa che si era aggiudicata il rifacimento dei marciapiedi per favorire dei presunti soci occulti malavitosi. Da qui, l’accusa di associazione esterna di stampo mafioso. Pazzesco.

Presto si chiarirà tutto dal punto di vista penale, sono fiducioso, però in allora non era stato fatto alcun danno erariale (l’affidamento era stato fatto a prezzi molto convenienti e neanche l’accusa lo ha messo in discussione, tutti riconoscono che si era risparmiato parecchio).

Con Ventimiglia Servizi le cose sono completamente diverse, se a qualcuno interessa vi spiegherò il perché, secondo il mio punto di vista, e vi quantificherò i danni che questa scelta causerà. Chi li dovrà pagare lo dirà la Corte dei Conti.

2 novembre 2013 – Marco Prestileo

2 pensieri su “Ventimiglia Servizi: il danno erariale e quello per licenziamento senza giusta causa che dovesse essere accertato lo pagheranno i funzionari comunali preposti?

  1. Come non essere d’accordo con le tue argomentazioni , soprattutto pensando a quanto Ventimiglia Servizi sia si rivelata un utile strumento legato all’attività di riscossione coattiva di multe , tributi , oneri e canoni , e così via . Un’attività che rendeva possibile concepire un bilancio comunale , nell’ottica di una gestione dinamica e puntuale , conforme alla normativa e soprattutto in grado , non solo di pagare stipendi , ma soprattutto di fornire servizi veri ai cittadini . Penso poi al fatto non trascurabile che due persone capaci hanno perso il lavoro , due persone in gamba , non due che stavano lì a scaldare la sedia …. ( così mi hanno detto .. ).
    Quando ve ne andrete lascerete tante macerie e una città ridotta allo stremo.
    Scusate lo sfogo , ma non riesco piu’ a sopportare alcuni atteggiamenti , la cui ricaduta consiste nel vedere la mia città tornare indietro di 20 anni …… La vostra Catwoman .

  2. Carissimi , stamane ho avuto un buon risveglio , aprendo il Secolo XIX
    ( giornale che non ha sicuramente la mia personale simpatia ….. ) , trovandovi un buon articolo della sig.ra Mazzarello sulla vicenda dei due lavoratori di Ventimiglia Servizi licenziati con il provvedimento di messa in liquidazione della società . Devo dire che il contenuto dell’articolo era chiaro ed esaustivo , ma soprattutto portava alla luce alcune piccole discrepanze , ( chiamiamole così per comodità e per non prendermi una querela …. ) rispetto a quanto invece riportato in un primo momento sugli organi di stampa e sui siti on line di informazione . Una su tutte : che la società de quo era in pratica una scatola vuota : bugia , il dipendente Borella ha dichiarato alla nostra giornalista di aver lavorato per tutta la durata del contratto ( a tempo indeterminato e non determinato ) cioè per 2 anni alla riscossione coattiva e di aver recuperato alle casse comunali piu’ di 600.000,00 euro ( la stima , mi hanno detto essere al ribasso poiché si pensa a quasi 800.000,00 euro ) . Seconda bugia : i due contratti erano a tempo indeterminato e non determinato . Credo che la signora Mazzarello , essendo una buona osservatrice , avrà notato che forse c’è qualcosa che non quadra in tutta la vicenda , vediamo se nei prossimi giorni avrà la possibilità di portare un po’ di luce e di verità in tutto questo caos ….. Non fosse altro che per amore della Verità , quella con la V maiuscola , quella che dovrebbe essere il core business della professione giornalistica . Complimenti sig.ra Mazzarello . Continui a cercare la verità , con la mente sgombra da preconcetti , aperta a tutti i punti di vista , vedrà che ci riuscirà ! B.M.

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