Mi è stato fatto notare che il mio “programma di riqualificazione del Ventimigliese medio” ha un non so che di Mussoliniana memoria.
– Belin, mi son detto, non ci credo!
Ed ecco che mi viene alla mente una scena letta in una biografia di Mussolini (le biografie vanno lette tutte!), tanto tempo fa:
Nevica. Il Duce guarda fuori dalla finestra ed è contento che nevichi. “Questa neve e questo freddo vanno benissimo – dice – così muoiono le mezze cartucce e si migliora questa mediocre razza italiana. Una delle principali ragioni per cui ho voluto il rimboschimento dell’Appennino è stata per rendere più fredda e nevosa l’Italia”.
Il desiderio di una Ventimiglia migliore non ha nulla a che vedere ne’ col Duce ne’ con i partigiani. Trova asilo, molto più probabilmente, nella volontà di non abbandonare queste terre e, contemporaneamente, di non vivere con le pezze al culo.
17 ottobre 2013 – Albino Dicerto
P.s. Il Duce, ovviamente, non riuscì a modificare ne’ il clima appenninico ne’ “la mediocre razza italiana”. Vuoi vedere che sarò più bravo di Benito?
Sono tornato che mi sono preso dei giorni feriali per riposare che ero affatticato. Io nelle ferie il blog lo leggo ma poi mia moglie non vuole che scrivo perchè sennò mi dice “ma che ferie sono queste?”. Io allora io ci voglio bene alla mia moglie e quindi non ho scritto. Però poi nel bagno mi portavo il mio aifon e col dito mi scorrevo le notizie. Mio papà lo ha conosciuto per davvero a Mussolino e ci ha pure stretto la mano che pare che non era cattivo come dicono sui libri. Però non era nemmeno buono che a volte ci ammazzava pure qualcuno con il riccino e la gente moriva a forza di andare al bagno. Questo del riccino non è giusto però almeno quando c’era Mussolini uno diceva “è colpa di Mussolini” e anche se lo gonfiavano come una zampogna però intanto avevi qualcuno con cui prendertela. Invece ora non si sa con chi è che devi litigato perchè parli sempre con quello che non ha la responsabilità. E invece Tano aveva la responsabilità e quando gli dicevano le cose brutte lui diceva “embè? io ho deciso così e sono responsabile”. E io uno così lo apprezzo anche se poi fa gli errori che è umano pure lui.