Alla data di insediamo della Commissione straordinaria, tra le tantissime opere pubbliche già approvate e finanziate, la Commissione straordinaria ha trovato la passerella ciclo pedonale di collegamento della passeggiata mare di Ventimiglia con quella di Camporosso. Il progetto portato avanti con il Comune di Camporosso, sotto la regia della Regione Liguria, che finanziava l’opera all’ottanta per cento, aveva avuto un lunghissimo iter, iniziato nel 2009. I due Comuni credevano fortemente nell’importanza di quest’opera, sia per i turisti che per i cittadini, ma nel contempo volevano un progetto che fosse compatibile con l’ambiente ed il paesaggio, tenendo in particolare modo alla tutela della zona faunistica esistente, appunto, alla foce del Nervia. Il tutto senza rinunciare ad un ponte che fosse percorribile in bici e, solo in caso di emergenza (in caso di inutilizzabilità dell’attuale ponte carrabile sul Nervia), anche dai mezzi di soccorso, mai per la normale viabilità.
Dopo i doverosi approfondimenti e studi appositamente richiesti dal Comune di Ventimiglia e Camporosso, ad esperti per la tutela dell’ambiente ed in modo particolare della fauna esistente, il progetto aveva avuto il via libera e la realizzazione di quest’importantissima opera, di cui si parla da decenni, sembrava prossima, la gara ed i lavori doveva essere effettuati nel 2012.
Il Secolo XIX del 7 ottobre 2012 ha scritto un articolo il cui titolo era: “Il commissario straordinario boccia la passerella sul Nervia”, ed ha riportato tra virgolette una frase attribuita al Dott. Giovanni Bruno, prefetto e commissario straordinario a Ventimiglia che diceva: «Non scherziamo. Lì c’è un’area importantissima, che va valorizzata e salvaguardata. Non dico che si debba autorizzare solo una passerella come quelle del Tibet, ma insomma… Serve un progetto nuovo, con materiali compatibili con l’importanza della zona faunistica, una struttura leggera attraversabile a piedi o tenendo in mano la bicicletta, che non crei scompensi di tipo ambientale. Fare un ponte carrozzabile come quello previsto, per forza di cose l’area verrebbe stravolta». Continuava la giornalista che aveva scritto l’articolo dicendo: “Morale, se davvero si vuole proseguire nel progetto di collegamento delle passeggiate a mare di Camporosso e Ventimiglia, auspicato da tutti anche nell’ottica di un rilancio turistico, il vecchio progetto, frutto di una serie di trattative nelle quali ha avuto un ruolo fondamentale l’ex sindaco Gaetano Scullino, è destinato a finire nel cestino. Occorre un progetto nuovo, che dovrà ripassar al vaglio dei vari enti interessati.”
Chissà cosa ne pensano i cittadini di Ventimiglia e Camporosso. Certo è molto strano, anche se rispettabile, che il Prefetto Bruno abbia espresso una chiusura tale ad un progetto così importante che i cittadini attendevano da decenni. Strano perché il progetto non è stato stoppato per un motivo giuridico ma solo per una valutazione personale, magari condivisa da molti, certamente autorevole, ma sempre personale e palesemente contraria a quella espressa da due amministrazioni comunali e da altri enti ed amministrazioni, tra cui quella regionale e provinciale, che rappresentano il mandato elettorale di moltissimi cittadini elettori.
Sarebbe utile capirne di più, anche perché spesso il passaparola, anche attraverso i mezzi di comunicazione, stravolge i pensieri espressi e le effettive volontà. La passarella era stata studiata ed approvata, anche da esperti ambientalisti, in modo che fosse compatibile con l’area faunistica del Nervia (sino ad oggi purtroppo malcurata e male gestita, invasa da pantegane di ogni genere e rumenta varia, in cui le poche specie rare di uccelli – forse una – esistenti non sono sufficientemente apprezzate e conosciute). Anzi il progetto prevedeva una maggiore valorizzazione dell’area del Nervia, anche ampliando le zone umide, consentendo una maggiore attenzione alla stessa.
Pazienza, ben vengano nuove idee e varianti al progetto, purché si proceda e rapidamente. Attenzione però che in Italia quando un opera così importante si ferma rischia di bloccarsi per sempre!
Ripetiamo, chissà cosa ne pensano i cittadini, i turisti e gli ambientalisti non ipocriti.
25 ottobre 2012 – Dallo staff di Ventimigliablog
Condivido pienamente il Vostro punto di vista, ho già esternato le mie impressioni su sanremonews
Un ennesimo errore, un comportamento manicheo che non vuole ragionare sulle nuove esigenze. La protezione passa anche dalla fruizione, attualmente è un enclave abbandonata a se stessa e come gli stolti osservano il dito dimenticandosi della luna ci fermiamo ad osservare la passerella e dimentichiamo il resto. Va da sè che la passerella debba essere chiusa al traffico veicolare ma vista la situazione in cui abbiamo una sola strada di circolazione cosa succederebbe in caso di emergenza sul cavalcavia? Prevedere in caso di emergenza o necessità il passaggio dei veicoli mi sembra un minimo di buon senso che ogni amministratore deve avere. Tralasciando questo aspetto vediamo un attimo la questione ambientale: avere una pista ciclabile lungo il mare assolutamente in piano non può che invogliare la gente ad utilizzare la bicicletta per gli spostamenti. Come sempre il buon senso viene messo da parte per una battaglia di “principio”.
Mi permetto una nota polemica con le associazioni ambientaliste tanto interessate all’ambiente e alla salvaguardia ma quando c’era da difendere la costituzione dell’ area marina di Capo Mortola dove eravate? In questo momento in cui il progetto dorme negli uffici della regione come mai non fate sentire la vostra voce?
Non è che la vostra battaglia sulla passerella sul torrente Nervia è dettata semplicemente da una avversione al colore politico di chi aveva proposto il progetto?