Strano, molto strano, gli amici di Giovanni Ballestra politico, dicevano che era un freddo calcolatore, uno stratega, un uomo con le idee chiare (tipo Marco Prestileo). Altri, non suoi sostenitori, dicevano che era un presuntuoso, una persona che voleva avere sempre ragione, piuttosto scontroso e burbero (tipo Marco Prestileo). Stratega? Non confondiamo, aggiungevano i suoi non sostenitori, è semplicemente un tattico, perché usa sempre lo stesso principio in tutto quello che fa che non riguardi se stesso o le sue ambizioni: infrappone paletti dall’interno, sostiene politicamente gli altri ma mai fino in fondo, partecipa ad una discussione ma si sottrae al giudizio finale, perché va via prima, non è capace a lavoro per costruire qualcosa che non vada a suo vantaggio. Giudizi, corretti o sbagliati poco importa ai fini che qui rilevano, in fondo stiamo parlando semplicemente di un (auto)candidato sindaco e non ancora di un sindaco.
Vediamo i fatti sino ad oggi. Giovanni Ballestra si è candidato in grande anticipo, bruciando i tempi, buona strategia? Difficile ancora a dirsi, ma in questo caso sembra più una buona tattica per cercare di segnare il terreno, di fatto si è semplicemente autonominato candidato del PDL. Come ogni tattica, l’obiettivo non era a medio lungo termine e dopo pochi mesi una parte del PDL le ha detto “no grazie”. Lui oggi su un importante quotidiano ha detto (salvo smentite): io non torno indietro se il PDL non mi sceglie mi candido ugualmente. Altri del PDL (quelli che lui ha definito carbonari, dimenticandosi forse che qualche cena carbonara, in passato, l’ha fatta anche lui) dicono Giovanni Ballestra non va bene, se il PDL lo sceglie noi con lui non andiamo. Scullino, corteggiato da tutti, non si era espresso ancora a favore di nessuno, ha preso tempo per valutare tutte le candidature, compresa la sua. Sennonché Giovanni Ballestra cade nella provocazione del consigliere del PD Domenico De Leo e incredibilmente dimostra nervosismo e una grande superbia. Nella stessa intervista al quotidiano di cui sopra tuona: io sono il nuovo (strana definizione per uno che è stato più volte consigliere comunale di maggioranza, vicesindaco, assessore e politico navigato da decenni), ho la coda di giovani e gente (veramente) nuova che mi chiede di entrare il lista (dimenticandosi che alcuni nomi li aveva già fatti pubblicamente ed erano di tutto meno che nuovi) e poi, dimostrando il suo rancore derivante dall’aver perso lo scontro interno, nel 2007, con Scullino, prende le distanze dall’amministrazione Scullino. La giustificazione di questa presa di distanza è stata però pazzesca, ha detto: io non sono mai stato in giunta (perché al suo posto in giunta ha indicato Roberto Nazzari, suo fedelissimo di sempre sapendo che a lui il posto non sarebbe stato dato) e non ho mai avuto alcuna carica importante nonostante fossi il terzo degli eletti (dimenticando di dire che voleva a tutti i costi fare il capogruppo di maggioranza e non essendo sostenuto da oltre i 4/5 dei componenti del gruppo, che non lo volevano, ha dovuto mandare giù un altro boccone amaro). Però ci sta, la politica per chi è abituato a parlare con se stesso è questa, si può dire tutto e il contrario di tutto. E’ l’arte del relativo. Comprendo perfettamente e (quasi) giustifico anche il suo atteggiamento.
Quando però Giovanni Ballestra ha affermato, nella stessa intervista, “io non ho votato neanche un bilancio dell’amministrazione Scullino e sulla pratica dell’aumento di capitale della Civitas sono uscito” mi viene da dire che neanche un bambino si giustifica in modo così poco onorevole. Perché ti sei candidato a sostegno di Scullino? Perché sei rimasto in maggioranza ed hai abbandonato la nave solo quando hai fiutato il pericolo. Perché non dicevi in consiglio comunale i motivi per cui scappavi dall’aula prima di votare i bilanci? Perché ti facevi rappresentare in giunta dal fido Nazzari? Volevi tenere due piedi in una scarpa? Nazzari che era il vicesindaco di Scullino, a cui aveva promessa fedeltà a vita, lo candidi? La società Civitas, non il suo aumento di capitale, l’hai votata? Dai Giovanni, forza, riprenditi e sii più coerente e inizia a pensare da candidato sindaco. La campagna elettorale è lunga, la gente è stanca di certi comportamenti e dei capricci di quelli come te.
6 settembre 2013 – Io c’ero
Prima di tutto ci terrei a precisare che , per come conosco Marco Prestileo , e credo di conoscerlo abbastanza bene , nessuno è come lui ! E’ unico ed irripetibile ! Per cui tralascerei , de facto , qualsiasi accostamento con il candidato Ballestra …. Mai mischiare la lana con la seta ….. In questi giorni aprendo i giornali che parlano di politica locale e leggendo quanto dichiarato , emerge un quadro a dir poco desolante , e non lo dico perché , come sapete , sono una sostenitrice accanita del ritorno di Scullino come Sindaco di Ventimiglia , ( Dio lo volesse !!! ) , desolante perché siamo di fronte a politici che dicono e non dicono , tutto e il contrario di tutto , partono con un anticipo a dir poco sconcertante sciorinando nomi e liste possibili , attaccano la precedente Amministrazione , gli uni avendovi partecipato ( è un po’ come se si tirassero una martellata sulle p***e … scusate ) , gli altri ( che ovviamente rappresentano il ” nuovo che avanza ” , per cui sono Unti dal Signore ….) perché non c’erano e pertanto pensano di essere dei fenomeni , a prescindere !! Un atteggiamento che dà la misura di quanto entrambi si pongano come ” dilettanti allo sbaraglio ” e non perché in politica debbano vincere i cd. furbetti , ma perché anche la politica richiede preparazione , abnegazione , umiltà , un pizzico anche di voglia di protagonismo ( perché no ) , ma soprattutto la conoscenza delle regole del gioco , la percezione di ciò che è giusto e ciò che non lo è , ascoltare e comprendere i problemi veri della gente , ” annusare ” l’aria per saper programmare il futuro della tua città prevenendo i problemi ( una delle tante prerogative di Marco Prestileo !!!! ) . Vi porto un esempio chiaro e lampante : oltre alla tanto vituperata Civitas , il DG Prestileo contribuì , grazie alla sua notevole preparazione normativa in campo tributario e fiscale , alla creazione di una seconda società municipalizzata , Ventimiglia Servizi . La società de quo si doveva occupare principalmente di riscossione coattiva ( tributi , multe , oneri di urbanizzazione , canoni mercatali etc. ) , cioè di tutti i crediti vantati dal Comune e non incassati in sede di avvisi bonari . Ma non solo …. La società in questione , mi dicono , che ad oggi , con un solo impiegato , abbia recuperato qualcosa come 600.000 euro ( con un totale di avvisi di accertamento emessi che vanno oltre un 1.000.000 euro ) . Credo non siano bruscolini di questi tempi ….. Come mai la passata Amministrazione l’ha creata ? Per evitare che il Comune di Ventimiglia si trovasse nella condizione in cui versano altri comuni abbandonati da Equitalia , che si sono dovuti affannare alla ricerca di un soggetto terzo che svolgesse tale attività . L’alternativa qual’ era ? Internalizzare l’attività di riscossione coattiva , cioè farla svolgere agli impiegati comunali degli uffici tributi ( già stracarichi di mansioni e con limiti ben precisi , imposti dalla legge ) . Un grande risultato di efficienza ed efficacia amministrativa : un risultato totalmente taciuto , da tutti ! E per tutti intendo per primi i Commissari , poi i giornalisti a cui fa gioco continuare a scrivere stupidaggini , invece della realtà pura e semplice , ma c’è n’è anche per l’ex opposizione , muta , cieca e sorda , pronta a gridare allo scandalo solo per raggranellare un po’ di consenso ….. Comunque staremo a vedere… 10 mesi sono lunghi per tutti …… Buona maratona a tutti ! Bea.