Possiamo essere sicuri ke l’uomo sia giunto sull’Everest ma nn possiamo sapere se ha raggiunto ogni vetta delle montagne o colline intorno a noi. Raggiungiamo, spesso, solo le vette ke ci danno gloria dimenticandoci di quelle ke c hanno visto nascere e muovere i primi passi.
25 agosto 2013 – Albino Dicerto
La lingua italiana è bellissima. Per favore cerchiamo di rispettarla anche nella sua componente ortografica.
Ma anke no.
La gentile Marialuisa non ha tutti i torti. E’ però vero che occorre anche tener conto “dell’evoluzione” linguistica, del cosi detto linguaggio dei giovani o linguaggio degli sms. La settimana scorsa ho avuto la possibilità di seguire, al meeting di Rimini, un convegno sull’argomento. Molti studiosi e linguisti guardano con rispetto e curiosità questo fenomeno molto diffuso. Tralasciando quindi “il caso Albino”, che si diletta (perché, beato lui, ne ha le possibilità) nel passare da fine linguista (italiano o inglese, per lui è lo stesso) a sovversivo (non violento) scribacchino, quando si parla di linguaggio degli SMS si fa riferimento a una particolare competenza nella comunicazione scritta, connotata da precise specificità, che fa uso degli SMS quale veicolo comunicativo. Si tratta di un idioletto, munito di peculiari caratteristiche brachilogiche e tachigrafiche e caratterizzato da requisiti di notevole concisione, raggiunti innanzitutto con scelte linguistiche e concettuali attive e consapevoli, aliene, possibilmente, da prolissità e ridondanze, mirate alla sintesi dei contenuti per adattarsi alla brevità dello spazio e, comunque, all’istantaneità della comunicazione. Tali obiettivi vengono anche perseguiti, in secondo luogo, attraverso l’uso di frequentissime abbreviazioni, forme semplificate, sincopate e apocopate, e altri specifici espedienti, tra cui l’omissione di alcuni segni grafici, o il loro uso fuori standard, la trasgressione delle convenzioni tipografiche, l’uso di componenti gergali e dialettali. A questo si aggiunge l’uso di elementi extra-verbali (come emoticon, puntini sospensivi, ecc.) che, in questa forma specifica di linguaggio, tendono a riprodurre, in maniera mimetica, icastica e iconica, elementi tipici della comunicazione paralinguistica orale, normalmente estranei alla comunicazione scritta. E se alcuni di voi, dopo aver letto questo arcaico e forbito modo di esprimersi, vuole passare al linguaggio degli SMS, faccia pure, ne ha ben donde.
Marco Prestileo
Conosco abbastanza bene la dinamica relativa all’evoluzione linguistica. Se non ci fosse evoluzione oggi si parlerebbe come ai tempi di Dante se non addirittura in latino. Ma, lo stile e il buon gusto vanno tutelati: se si scrive un sms certe abbreviazioni vanno bene, ma quando si scrive una lettera, un articolo di giornale o su un blog, l’ortografia va rispettata.
…io scrivo da un cellulare a quota 3.200…sono perdonato? Quanto alle k, le uso da sempre, per ragioni diverse da quelle d abbreviare…
“Possiamo essere sicuri che l’uomo sia giunto sull’Everest ma non possiamo sapere se ha raggiunto ogni vetta delle montagne o colline intorno a noi. Raggiungiamo, spesso, solo le vette che ci danno gloria dimenticandoci di quelle che ci hanno visto nascere e muovere i primi passi.” (Albino Dicerto): parlando del contenuto, la trovo bellissima, profonda e assolutamente vera, che ne dici Marialuisa?
“Dovrò pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle”:Un fiore rivolgendosi al Piccolo Principe (ANTOINE DE SAINT-EXUPERY)