Nel tragitto che mi conduce al luogo dell’esilio, pensavo a quanto bello sarebbe se tutte le grandi menti Ventimigliesi, i giovani laureati e ogni figliuolo e figliuola di questo posto fosse rimasto quì a combattere per una città migliore. Insomma, è un peccato che i Ventimigliesi e le Ventimigliesi se ne vadano da questa zona senza combattere. Poi, nella pausa pranzo, al bar, è partita “Wish you were here” dei mitici Pink Floyd e ho pensato che sì, probabilmente quella era la colonna sonora giusta per i pensieri della mattinata… Dedicato a tutte quei Ventimigliesi che rivorrei qui:
http://www.youtube.com/watch?v=QCQTr8ZYdhg
Riporto il testo (in Inglese e Italiano):
So, so you think you can tell heaven from hell? Blue skies from pain? Can you tell a green field from a cold steel rail? A smile from a veil? Do you think you can tell? And did they get you to trade your heroes for ghosts? Hot ashes for trees? Hot air for a cool breeze? Cold comfort for change? Did you exchange a walk on part in the war for a lead role in cage?How I wish, how I wish you were here We’re just two lost souls swimming in a fish bowl Year after year, running over the same old ground What have we found? The same old fears.
Wish you were here.
Così, così pensi di poter distinguere il paradiso dall’inferno? Cieli blu dal dolore? Puoi distinguere un campo verde da un freddo binario d’acciaio? Un sorriso da un velo? Pensi di essere capace di distinguerli? Ti avranno mica fatto barattare i tuoi eroi con dei fantasmi? O ceneri roventi per degli alberi? Aria bollente con una fresca brezza? Una magra consolazione per il cambiamento? E hai scambiato una parte da comparsa in guerra con un ruolo di comando in gabbia?
Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui. Siamo solo anime perse che nuotano in una boccia per i pesci. Anno dopo anno, correndo sempre sul solito terreno, cosa abbiamo trovato? Le stesse vecchie paure.
Vorrei che tu fossi qui.
30 maggio 2013 – Albino Dicerto