La violenza deve essere sempre condannata.

Pubblichiamo un commento all’articolo “Compostezza e Orgoglio. Martina la figlia del carabiniere Giangrande (http://www.ventimigliablog.it/blog/?p=1171).

I  commenti che più ho sentito in questi giorni  “… poverino era disperato, senza un lavoro, la moglie l’aveva lasciato”  quindi la colpa è della moglie che l’ha lasciato, non conta quanto emerso, cioè che conducesse un tipo di vita decisamente disordinato,   –  “ … lui non voleva sparare al carabiniere ma arrivare ai politici, l’hanno fermato prima e allora…”  quindi la colpa è dei politici perché ha perso il lavoro,  – “questo è un segnale importante,  chi  sta in alto speriamo ne prenda atto…  “ quindi quando siamo in difficoltà siamo autorizzati ad uscire di casa e sparare, per attirare l’attenzione, perché tanto abbiamo l’alibi della disperazione.
Non mi intendo molto di politica, a parte seguire le vicende quotidiane del nostro paese,  siamo in un estremo momento storico,  le famiglie stentano ad arrivare a fine mese e le Imprese ogni giorno lottano per non chiudere;  credere nel sistema politico è alquanto difficile, tutti vorremmo dare un colpo di bianco e ricominciare da capo, ma purtroppo non è così semplice,  credo anche che non si possa pensare di nascondere il gesto irresponsabile di quest’uomo dietro la crisi economica.
Mi è stato insegnato che i problemi si affrontano con la testa e con l’impegno, è troppo facile scaricarli sugli altri piangendosi addosso, non è sano pensare solo a noi stessi, incuranti delle conseguenze che i nostri gesti avranno sugli altri.
Se domani a quest’uomo offrissero un posto di lavoro per aiutarlo, con quale orgoglio personale andrebbe a svolgere la propria mansione, sapendo che il suo stipendio è pagato dal dolore di un’altra famiglia, che non aveva nessuna responsabilità?
Un’ultima riflessione, stavo seguendo la diretta del giuramento dei Ministri, di colpo la diretta si sposta sulla sparatoria, è giusto per il dovere di cronaca trasmettere in tempo reale quanto accaduto,  mandando nel panico tutti i famigliari dei carabinieri in servizio in quel momento? È giusto che i famigliari apprendano in una maniera così violenta quanto accaduto ai propri cari?
01 maggio 2013,      live31/12/12

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