Per dovere di rendicontazione, comunichiamo che la denuncia/segnalazione di cui al post precedente ( leggi http://www.ventimigliablog.it/blog/?p=819) è stata inviata via posta elettronica certificata il 26 febbraio scorso ai seguenti indirizzi: Procura, Prefettura, Commissione straordinaria di Ventimiglia, Provincia, Arpal, ASL1, AIGA e AMAIE.
Abbiamo saputo che da subito, prima ancora di ogni nostro intervento sul blog, il Prefetto Dott. Giovanni Bruno, commissario straordinario a Ventimiglia, e l’AIGA spa si sono prontamente attivati per le ulteriori verifiche dei valori delle acque, utilizzando anche diversi laboratori per avere risultati confrontabili, sancendo l’assenza di rischi di ogni genere, come si legge peraltro sui quotidiani di oggi. Nessuna diossina risulta presente nelle acque italiane del fiume Roja. Ringraziamo il Dott. Bruno, l’AIGA e tutti gli enti e le persone che seriamente svolgono quotidianamente il loro lavoro, spesso senza troppi trionfalismi.
Resta da approfondire, ma è cosa completamente diversa, la denuncia di cui sopra, da noi formalizzata, su segnalazione pervenuta nel post del blogger Marco Ballestra, di seguito indicato: http://www.beveraedintorni.com/index.php/lettere-deliranti/3987-anguille-con-la-diossina-nel-fiume-roya-la-provincia-sospende-la-pesca-a-scopo-cautelativo.html a cui rinviamo, non avendo conoscenze dirette.
28 febbraio 2013 – Ventimigliablog