Ci sono cose che uno vorrebbe continuare a vedere solo guardando l’ispettore gadget. E invece compaiono nei nostri tribunali, infangano il nome delle persone e vengono passate per attività di intelligence. Ci costano dei soldi, tra le altre cose, ma di questo ormai ci importa poco. Credo.
Oggettivamente, io quando ho letto questo articolo, due idee me le sono fatte. E anche qui, i commenti da fare sono davvero pochi.
Soggettivamente, questo Stato mi fa paura e senso di vergogna, allo stesso tempo.
Probabilmente, quando smetti di provare paura e vergogna per ciò che accade intorno a te vuol dire che sei pronto ad andare a vivere in un altro posto. O a diventare come loro. Se questo li rende felici, sono felice per loro.
6 marzo 2014 – Albino Dicerto
…. credimi , se potessi me ne sarei già andata….. E’ un paese incredibilmente allo sbando , basta guardarsi intorno ogni giorno , anche senza entrare nell’aula di un tribunale o in un qualsiasi ufficio pubblico ( anche privato , per la verità … ) . E’ l’essenza dell’italianità che ha pervaso tutto , nelle sue forme peggiori . Il pecorume regna sovrano e guai a coloro i quali cercano di vedere oltre , di avere una vera visione del futuro e non un’allucinazione , come i piu’ !!!! Spero di arrivare viva alla pensione e poi se saro’ abbastanza in salute , me ne andro’ in un paese piu’ caldo ( sia in senso meteorologico che umano ) …. Un caro saluto e buonanotte . B.M.
Pensiamo di dover essere sempre noi ad andare. Ma siamo italiani, se allo Stato non va bene ciò che siamo ha solo da emigrare.