LETTERA APERTA
Al sub-Commissario A.T.O. Idrico Imperiese Adriano Musitelli
Per la sua gravità la decisione di chiudere lo Sportello al pubblico di Ventimiglia presa dall’Amministratore Unico di Rivieracqua mi impone di rendere pubblica la segnalazione che, con la presente, sottopongo alla S.V., delegata dall’Autorità d’Ambito a svolgere funzioni ispettive sulla gestione societaria, agendo nella mia qualità di amministratore comunale nella pregressa veste di sindaco e attuale di consigliere comunale.
Il 31 dicembre 2020 il servizio idrico integrato, potabile, irriguo e fognario, è stato assunto da Rivieraqua all’esito del contenzioso sorto tra AIGA s.p.a., concessionaria, e l’Autorità d’Ambito per l’annullamento del diniego, datato 16 ottobre 2012, della salvaguardia delle gestioni esistenti fino alla scadenza degli atti originari di affidamento e a latere per precedenti adeguamenti tariffari dalla medesima Autorità ritenuti illegittimi.
Nelle more della conclusione di detta vertenza l’Autorità d’Ambito, con il supporto tecnico esterno, l’8 marzo 2016 ha dato corso agli adempimenti inerenti l’avvio della gestione di Rivieracqua e al subentro nelle gestioni esistenti con particolare riguardo ai contenuti dell’aggiornamento “Giugno 2012” del Piano d’Ambito dell’ATO Idrico di Imperia.
In considerazione “dell’estensione del territorio, delle situazioni infrastrutturali esistenti e previste e tenendo conto delle situazioni geomorfologiche e della rete viaria” l’organizzazione territoriale del servizio idrico integrato prevista dal Piano d’Ambito assegnava al comprensorio ventimigliese uno dei tre Centri Operativi “individuati principalmente in base alla viabilità, oltre al fatto che trattasi di tre maggiori insediamenti della provincia: Imperia, Sanremo e Ventimiglia”.
Smentendo le previsioni logiche di un subentro automatico e speculare di Rivieracqua nel “Centro Operativo” di AIGA s.p.a. ubicato a Ventimiglia in lungomare Trento e Trieste n. 31/A, il 31 dicembre 2020, data di consegna degli impianti e di passaggio della gestione del servizio idrico integrato, detti locali, di proprietà comunale, venivano abbandonati e di fatto progressivamente ridimensionato il presidio territoriale del comprensorio ventimigliese.
Paradossalmente l’Area Operativa che ospita gli impianti di emungimento essenziali per il servizio dell’intero Ambito ha subito nei tre anni successivi al subentro le maggiori penalizzazioni operative sul territorio a causa delle difficoltà di bilancio della società.
Alle conseguenze suddette che colpiscono soprattutto le maestranze, la logistica interna aziendale e l’efficienza e efficacia del servizio di controllo perdite di rete, di manutenzione, di allacci/posa contatori e di campionamenti acqua, oggi con la chiusura dello Sportello al pubblico si aggiunge il disagio che è chiamata a subire l’utenza, soprattutto dell’entroterra montano in caso di stipula, volturazione e cessazione contratti, reclami e quant’altro.
Il Piano d’Ambito addirittura prevede soluzioni organizzative opposte del servizio commerciale sul territorio: “l’ubicazione degli sportelli coinciderà con quella dei tre Centri Operativi (Imperia, Sanremo e Ventimiglia), con l’aggiunta di altri due sportelli ubicati in due Comuni dell’interno da individuare preferibilmente seguendo criteri di baricentricità rispetto ai territori e alla popolazione da servire e tenendo conto della viabilità esistente.”
Sono pienamente consapevole della attuale situazione di difficoltà gestionale di Rivieracqua che registra un indebitamento di 80 milioni di euro, gran parte dei quali dovuti ai precedenti gestori.
Non credo però che un risparmio di poche migliaia di euro all’anno per la locazione dal Comune di Ventimiglia dei locali in precedenza affittati della società AIGA s.p.a., e attualmente vuoti e in abbandono in lungomare Trento e Trieste n. 31/A, possa incidere in misura determinante sull’esito della procedura di risanamento e di ricapitalizzazione di Rivieracqua.
Segnalo quanto precede a chi non soltanto per i poteri delegati ma soprattutto per la sensibilità e la competenza dimostrate in passato a servizio della Regione Liguria ritengo in grado di far proprio presso l’Autorità d’Ambito il disagio prodotto dalle misure prese da Rivieracqua sul territorio del comprensorio di Ventimiglia con decisioni che ritengo prive di adeguata valutazione sociale e che richiederebbero una inversione di tendenza.
Con deferenza e stima,
Gaetano SCULLINO
Ventimiglia, 9 marzo 2024