Concreta proposta di Scullino contro la siccità

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Elezioni di Ventimiglia del 14-15 maggio 2023.

Questa quarta puntata riguarda la proposta concreta dell’ex sindaco Scullino sulla siccità, una calamità che, dopo la pandemia, colpisce anche Ventimiglia, con l’acqua che si riduce e le tariffe che aumentano.

La tendenza, in questo caso, è quella di promettere soluzioni di ampio respiro, sicuramente corrette, ma di medio o lungo periodo e, soprattutto, scollegate dalle urgenze immediate del contesto cittadino nel quale i ventimigliesi vivono e lavorano.

La disinformazione è favorita dalle novità introdotte dal Referendum dell’acqua pubblica e, prima ancora, da Madre Natura, che, con l’acquifero del Roia, ha creato un caso, se non unico, certamente raro, per le eccezionali dinamiche che lo alimentano, ignorate o confuse dai più.

È dal cambio di intestazione delle bollette che tutti siamo venuti a sapere del cambio di titolarità del servizio cittadino.

Cioè che dal 1° gennaio 2021 la gestione era passato da AIGA s.p.a. a RIVIERACQUA s.p.a. – concessionario unico del S.I.I. (servizio idrico integrato) dell’A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale) imperiese – i cui consumi sono coperti per metà dalla loro centrale di Roverino, in argine sinistro, grazie ai circa 25 milioni di metri cubi di acqua potabile pompata al ritmo di circa 8/900 litri al secondo dall’acquifero in questione.

Dalla stessa data anche gli utenti del ramo idrico d’azienda A.M.A.I.E. – che in argine sinistro (1 e 3 nord) a Porra e destro (2 sud) pompa gran parte dei rimanenti 11 milioni di acqua potabile – sanno della transizione degli impianti e del personale.

Con loro lo ha saputo l’utenza francese di Orfeo-Veolia, convenzionata da una cinquantina d’anni con la municipalizzata sanremese che ha scavato i primi pozzi per dissetare la Provincia di Imperia e la Riviera francese fino a Antibes.

Le vicende travagliate che hanno portato al passaggio delle consegne meriterebbero un capitolo a sé stante, ma è sufficiente rileggere la Relazione 22 giugno 2020 dell’ultimo Presidente di AIGA s.p.a. Sergio Scibilia al sindaco Scullino, della quale il Consiglio comunale il 27 novembre successivo ha preso atto all’unanimità, per trovare magistralmente esposte le vere cause che hanno portato alla liquidazione una azienda a conduzione comunale maggioritaria fino al 2012, gestita con serietà e rigore a beneficio degli utenti del ventimigliese.

Mentre l’acqua pubblica passava di mano, in argine destro i privati del Consorzio irriguo di Peidaigo hanno proseguito a pompare dall’acquifero e con loro i piccoli concessionari irrigui disseminati lungo le due sponde.

Contrariamente a quanto si crede, l’acquifero del Roia è un corpo idrico separato e indipendente dal fiume Roya.

È una piccola falda freatica alluvionale di 3,9 chilometri quadrati e di uno spessore che raggiunge gli 80 metri di profondità, è interamente compresa nel territorio del comune di Ventimiglia ed è costituita da materasso di sabbia, ghiaia e ciottoli che si è formato nel corso delle glaciazioni preistoriche e che riceve l’acqua dal fiume per poi, raggiunto un certo livello, restituirgliela.

Diversamente a quanto si crede, il cambiamento climatico ed il bollettino meteorologico avaro di precipitazioni incidono solo tra il 15 e il 25 % sulla situazione critica dell’acquifero del Roia, grazie all’interscambio con un fiume lungo 59 chilometri, alimentato da un enorme bacino idrografico di 670 chilometri quadrati, di cui 600 in Francia e 70 in Italia, con un dislivello che parte da circa 2000 metri dal cuore delle Alpi Marittime e arriva fino al mare.

In controtendenza con le promesse degli altri candidati – basate sull’intervento di un Commissario governativo oppure sullo stanziamento di € 27.500.000 dei fondi PNRR a RIVIERACQUA s.p.a. perché scavi due nuovi pozzi nell’acquifero, la proposta di Scullino va al cuore del problema: l’impatto della Tempesta Alex sulla falda.

In sostanza Scullino pensa che prima devi avere l’acqua e poi la distribuisci, perciò in campagna elettorale ha insistito sui risultati degli studi italo-francesi delle cause del calo della falda di 7 metri dei due pozzi ex AMAIE-VEOLIA a Porra e di 4 metri a Bevera e del prosciugamento del sensore visibile del fenomeno, il “lago” di Varase: cioè la impermeabilizzazione dello strato attraverso il quale avviene l’osmosi tra l’acquifero e il fiume, fenomeno provocato dall’intasamento dell’alveo.

In parole povere, Scullino ha ripetuto ai ventimigliesi che la piena del 2-3 ottobre 2020 ha modificato gli scambi fra la falda ed il fiume e che il dovere primario del Sindaco è quello di correggere lo strabismo di chi pensa ad aumentare la distribuzione di un bene agli altri, mentre sta rapidamente diminuendo a casa sua.

La proposta è di estendere a tutto il quadrilatero di 3,9 chilometri quadrati la soluzione che i tecnici italo-francesi di AMAIE-VEOLIA da un anno sperimentano a Porra, consistente nella realizzazione delle trincee lungo il letto del fiume a monte del campo pozzi per poter favorire gli scambi fra acque superficiali e sotterranee, tentativo che sembra dare buoni risultati anche se la situazione è sempre critica.

Ma, ricorda Scullino, non c’è solo l’acqua pubblica potabile a rischio: chi pensa a quella irrigua privata, essenziale per migliaia di agricoltori, giardinieri e imprenditori di Ventimiglia?

La proposta concreta pensa anche a loro, il voto non c’entra, viene molto dopo.

Scullino e le trenta famiglie di Bevera senza acqua

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https://www.sanremonews.it/2023/05/09/leggi-notizia/argomenti/politica-1/articolo/ventimiglia-scullino-trenta-famiglie-senza-acqua-potabile-a-bevera-interverremo-per-risolvere-il.html

POLITICA | 09 maggio 2023, 19:15

Ventimiglia, Scullino: “Trenta famiglie senza acqua potabile a Bevera, interverremo per risolvere il problema” (Foto e video)

“Rischiamo di non avere acqua nel periodo estivo, i pozzi sono già al minimo. Bisogna creare delle briglie di raccolta, riadattare il lago di Varase, fare una vasca di accumulo e mettere delle pompe” – dice il candidato sindaco

Ventimiglia, Scullino: "Trenta famiglie senza acqua potabile a Bevera, interverremo per risolvere il problema" (Foto e video)

“Bisogna fare una vasca di accumulo e poi mettere delle pompe affinché forniscano l’acqua potabile a 30 famiglie che vivono in via Della Stazione a Bevera. È inconcepibile che nel 2023 vi siano persone che non sono ancora servite di acqua potabile. Questo è un impegno che io mi prendo, lo abbiamo messo nel nostro programma elettorale” – dice il candidato sindaco ed ex primo cittadino di Ventimiglia Gaetano Scullino.  

 

Bevera è una delle frazioni che noi abbiamo sempre ritenuto che avesse delle possibilità di sviluppo enormi e così si è anche concretizzato. Nel 2010 fu classificata come zona franca urbana, da allora qualcuno non l’ha coltivata, sono arrivati dei finanziamenti importanti, però, poi tutto si è bloccato” – afferma Scullino che si è candidato a sindaco di Ventimiglia con tre liste (‘Scelgo Ventimiglia Scullino Sindaco’, ‘Scullino Sindaco’ e ‘Democrazia cristiana’) – “Il fiume Roja è oggetto di particolare attenzione soprattutto in questo periodo dove purtroppo i pozzi che forniscono acqua potabile da Nizza fino ad Andora sono al minimo e ci troviamo solo al mese di maggio. Ha perso dieci metri di profondità, ossia le pompe sono scese di dieci metri. A seguito dell’alluvione del 3 ottobre del 2020 la falda probabilmente si è spostata ma soprattutto si è riempita di fango e di limo. Da allora nessuno è intervenuto. In varie occasioni ho avvertito la Regione e la Provincia per creare delle briglie di raccolta, fare dei laghi in modo tale da mettere in condizione l’acqua potabile di filtrare e alimentare i nostri posti anziché finire e disperdersi in mare. Non è ancora avvenuto e ritengo che sia una cosa gravissima perché rischiamo di non avere acqua nel periodo estivo”.

“Bisogna riadattare il lago di Varase, togliere il fango dal fiume e rimaneggiarne il letto per far sì che la falda sia alimentata dall’acqua. In via della Stazione vivono almeno 30 famiglie che sono in mancanza di acqua potabile, ossia c’è una pompa che arriva fino ad un certo livello con una vasca di accumulo ma oltre a questa altezza qui, andando in su, non è più alimentato d’acqua potabile. Nel nostro programma abbiamo messo che dovremo prendere in considerazione la fornitura di acqua potabile per queste famiglie– sottolinea Scullino.  

Scullino e la Casa della Salute a Ventimiglia

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SANITÀ | 08 maggio 2023, 19:39

Casa della Salute a Ventimiglia, Scullino: “Un progetto fondamentale per la città voluto dalla nostra ex amministrazione” (Foto)

“Accanto c’è il parcheggio Eiffel di circa 200 posti auto, il più vicino alla parte commerciale della città e a pochi metri dalla stazione ferroviaria” – sottolinea il candidato sindaco

Casa della Salute a Ventimiglia, Scullino: "Un progetto fondamentale per la città voluto dalla nostra ex amministrazione" (Foto)

“In uno dei tre parcheggi costruiti dalla nostra precedente amministrazione, il più vicino alla parte commerciale della città e a pochi metri dalla stazione ferroviaria, sorgerà la Casa della Salute Eiffel, un progetto fondamentale per la città di Ventimiglia” afferma il candidato sindaco ed ex primo cittadino della città di confine Gaetano Scullino parlando della futura casa della salute. Tra i suoi obiettivi, se diverrà nuovamente sindaco di Ventimiglia, vi sarà quello di riprendere la pratica dal punto in cui è stato costretto ad interromperla.

L’area che ospitava il deposito locomotive, fiore all’occhiello di quella che fu un’importante stazione ferroviaria internazionale, dovrebbe, infatti, ospitare un polo sanitario e un parcheggio. “Lo abbiamo chiamato parcheggio Eiffel per la questione del tetto in ferro” – fa sapere Scullino – “La sovraintendenza lo ha vincolato e quindi si tratta di recuperarlo nei minimi dettagli. All’interno verrà costruito il Palazzo della Salute della città di Ventimiglia. Vuol dire che tutto quello che prima era al Santo Spirito, che è stato chiuso, come i servizi ospedalieri e sociosanitari, il medico di famiglia, le visite specialistiche, il centro prelievi, verrà inserito in questo spazio di circa ottocento metri quadri. E’ un bellissimo progetto che prevede un edificio a due piani. Accanto c’è il parcheggio Eiffel di circa 200 posti auto in prossimità della Caritas e di piazza della stazione. E’ facilmente usufruibile da chi viene in città, sia in entrata che in uscita, e darà sicuramente un servizio a quelle che sono anche le esigenze dei nostri commercianti”.

Un’opera di competenza di Asl1, finanziata dalla Missione 6-Salute del Pnrr con fondi assegnati alla Regione, da realizzare previo acquisto dell’immobile, da parte del comune di Ventimiglia, tuttora di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI).“Questa è un’opera fortemente voluta dall’ex amministrazione, è importante il dove è ubicata quest’opera perché basti pensare al nostro entroterra, molti anziani che devono fare delle visite possono recarsi a questo palazzo della salute tramite autobus o treno” sottolinea Eleonora Palmero, candidata a consigliere comunale nella lista “Scelgo Ventimiglia”. 

Elisa Colli

 

Il presidente del Consiglio comunale di Sanremo a sostegno del candidato Gaetano Scullino

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POLITICA | 05 maggio 2023, 08:26

Ventimiglia: il presidente del Consiglio comunale di Sanremo a sostegno del candidato Gaetano Scullino

Ieri visita di cortesia di Alessandro Il Grande

Ventimiglia: il presidente del Consiglio comunale di Sanremo a sostegno del candidato Gaetano Scullino

Manca una settimana al termine della campagna elettorale per le prossime Amministrative, anche nei comuni della nostra provincia.

Ultimi ‘colpi’ per accaparrarsi i voti anche degli indecisi e, a Ventimiglia, la corsa alla poltrona di sindaco si fa sempre più serrata.

Per il candidato Gaetano Scullino arriva anche l’appoggio, da Sanremo, del presidente del Consiglio comunale Alessandro Il Grande. Ieri la visita di cortesia a suo sostegno.

 

Tano ha fatto bene a scegliere Ventimiglia

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Il voto va scambiato con Ventimiglia, nel suo esclusivo interesse, non dei candidati, ecco perchè Tano ha fatto bene a scegliere Ventimiglia.

Quasi 5 anni fa il 23 novembre 2018 sul mio sito “miacatemiu.it” scrivevo questi appunti sulla Sanremo del 1993 e oggi trent’anni dopo MUTATIS MUTANDIS li dedico alla Ventimiglia 2023.

*****
La melassa sanremese decanta lentamente e si va definendo e posizionando il binomio Biancheri-Scajola senior.
Il clima assomiglia in maniera impressionante a quello del 1993, anche se stagionalmente non è più primaverile-autunnale ma col cambiamento climatico adesso cade in inverno-primavera.
A Sanremo nel 1993, (come 26 anni dopo accadrà al PD renziano esattamente il 4 marzo 2018,) anche allora nelle politiche del 1992 c’era stato il crollo della “Casa Madre”, la DC, passata dal 39,7 % al 23,7 % mentre la Lega aveva esordito con un trionfo, 6695 voti corrispondenti al 16,3% dei consensi, il doppio del potente PCI che dal 17,4 era sceso all’8,7% a causa della scissione dei rifondaroli e del gruppo “Nuova Società” di Ivaldi e Cassini.
Su Sanremo piovevano rane, perché il Comune e il Casinò erano commissariati e come non bastasse era cambiata la legge elettorale, col sindaco scelto direttamente dai suoi concittadini, su due piedi oppure al ballottaggio, il Consiglio sceso da 40 a 30 membri e dulcis in fundo voto disgiunto e preferenza unica.
Sanremo infine non poteva farsi mancare la Toga Rossa che scimmiotta Di Pietro con il solito codazzo di sicofanti e in questo clima avvelenato e torbido i pochi notabili DC risparmiati dalle purghe staliniane entravano in clandestinità, abbandonati dai loro inservienti e famigli che scappavano con l’argenteria sotto forma di entrature, tabulati e crediti di riconoscenza dei loro padroni.
Chi non ha respirato quel clima oggi non riesce a spiegarsi tante “resistibili ascese”, (uso l’espressione di Brecht in un dramma dove, curiosamente, il gangster Giri rappresenta Hermann Göring) e soprattutto non si spiega gli endorsement a favore del binomio Biancheri-Scajola.
Nella tempesta nel ’93 erano state calate in mare dieci scialuppe di salvataggio, “civiche” e di Partito, e i loro equipaggi politicamente multietnici e cangianti alzavano le insegne di sette candidati sindaci.
Ero prossimo quell’anno alla sessantina trascorsa attraversando tutte le generazioni DC dal dopoguerra fino ad allora, un momento che vedeva con Martinazzoli la fine del Partito ed a ferirmi l’anima è stato essenzialmente il “modo” della diaspora che ne è seguita
Un “modo” spregiudicato e cinico, dettato dalla necessità di sopravvivere in un ambiente dove di politico non era rimasto più nulla, intendendo per “politico” un qualsiasi valore in cui credere, fosse anche il peggiore dei valori possibili.
Un po’ come adesso, sotto schiaffo del “Partito che a Sanremo non c’è”, il Giano bifronte Lega-M5S che qui alle politiche del 4 marzo scorso ha riscosso consensi in numero di 14.225 pari alla metà di tutti i voti validi.
E con il PD e la sinistra che hanno messo insieme 5.007 miseri voti, minimo storico assoluto e che ha bruciato i vascelli sui quali si erano imbarcati nel 2014 i naufraghi del centro-destra dispersi e recuperati dal Rottamatore fiorentino.
Oggi a Sanremo le scialuppe di questi nemici della Politica con la P maiuscola e di questi bestemmiatori dei valori qualunque essi siano, anche i peggiori, si aggrappano al grido di “Si salvi chi può!” a una nave che affonda, quella di Biancheri che inutilmente un anno fa si era liberato della zavorra di Faraldi e della Cassini nella speranza di restare a galla con tutti gli altri topi rossi a bordo.
Chi sono?
Beh! I topi rossi li vedremo in trappola a maggio 2019.
Per il resto è sufficiente farne l’identikit: mezze calzette miracolate e rammendate da Scajola, bisognosi colpiti da improvviso benessere, anonimi professionisti in difficoltà salvati da ONLUS caritatevoli e pelose, “figli di” padri senza memoria e tutta una manovalanza che a Imperia in via Argine Sinistro e a Sanremo in piazza Bresca era aggrappata alle mammelle di una DC materna e misericordiosa e che ogni tanto si staccava, ma soltanto per svuotare i nostri posacenere.
*****
Post scriptum riservato a Tano: attento ai bisognosi e ai famelici, non valgono nulla ma sono tanti e in questi giorni di campagna elettorale per loro i candidati sindaco sono come topi nel formaggio da aiutare nella speranza che almeno la crosta da rosicchiare gliela lascino
Bruno Giri

Bestiario elettorale a Ventimiglia n.°2

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Bestiario elettorale a Ventimiglia n.°2

La rassegna prosegue con la bestialità n.° 2 che spetta di diritto alla candidata sindaco n.°2 che fino al 13 luglio 2022 a Ventimiglia era assessore all’urbanistica.

Sappiamo che il “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” (D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267) dice che “Con la lista di candidati al consiglio comunale deve essere anche presentato il nome e cognome del candidato alla carica di Sindaco e il PROGRAMMA AMMINISTRATIVO da affiggere all’albo pretorio.”

È scritto al secondo comma dell’articolo 73 su “Elezione del consiglio comunale nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti.”

SPIEGONE

1°. Il “PROGRAMMA AMMINISTRATIVO” 2023-2028 delle due liste civiche collegate alla candidatura a sindaco dell’ex assessore all’urbanistica uscente è di 34 pagine dove a pagina 4 mette al centro tre “C” maiuscole: Chiarezza, Competenza, e Condivisione.

2°. La Giuria del “Bestiario” ha tirato a sorte una pagina a campione ed è uscita la n.° 21 e poi ha sorteggiato una tra le 5 Frazioni delle quali si interessa la pagina ed è uscita Peglia.

3°. Questo il brano: “FRAZIONE PEGLIA è stato ottenuto un contributo di euro 2.5 milioni che consentirà, completando il finanziamento stante l’aumento vertiginoso dei costi dei materiali, che aprirà finalmente un collegamento viario e pedonale diretto lungo via Freccero; il nuovo sottopasso ferroviario consentirà il collegamento con la zona sportive di Peglia creando i presupposti per valorizzare la stessa area, favorire l’accesso alla stessa e realizzare una nuova viabilità di argine in sponda destra del fiume Roja.”

4°. Il Programma Amministrativo 2019-2024 precedente era di 39 pagine e a pagina 9 con queste tre righe si era occupato anche lui della Frazione di Peglia: “FRAZIONE PEGLIA: SI PROPONE (nell’ambito degli accordi da promuovere con il Gruppo Ferrovie dello Stato) DI REALIZZARE UN TUNNEL di collegamento sotto la linea ferroviaria di Peglia per l’accesso al relativo Campo di calcio comunale e che crei i presupposti per realizzare la nuova viabilità di argine sponda destra.”

FATTO

La Giuria, a questo punto, ha sorteggiato una tra le tante “I” maiuscola da mettere al posto delle tre “C” maiuscole ed è uscita quella più benevola: “INSAPUTA”.

Ecco di che cosa.

a) INSAPUTA del ghostwriter che ha scritto il Programma 2019-2024, all’oscuro del fatto CHE 13 ANNI PRIMA, il 25 luglio 2006, l’Amministrazione Valfrè aveva incaricato lo Studio STADE di Roma del progetto preliminare del sottopasso ferroviario che sarà da lei approvato il 28 dicembre 2006 e che l’Amministrazione Scullino subentrata nel 2009 trasformerà in definitivo facendolo approvare dal Consiglio comunale il 19 gennaio 2010 con dichiarazione di pubblica utilità, un quadro economico di € 2.355.000 e relazione tecnico descrittiva, relazione geologica, geotecnica e risultati indagini geognostiche, rilievo topografico, elenco ditte, computo metrico, piano particellare di esproprio e delle occupazioni temporanee non preordinate all’esproprio, studio di compatibilità idraulica e Tavole di progetto dalla n. 6 alla n. 20.

b) INSAPUTA del ghostwriter che ha scritto il Programma 2023-2028 all’oscuro della INUTILITÀ dell’aggiornamento del quadro economico portato a € 2.700.000 dalla Giunta Scullino il 24 settembre 2020 con delibera n. 186 e dell’approvazione del progetto definitivo in Consiglio comunale avvenuto il 4 novembre 2021.

c) INSAPUTA del ghostwriter che l’intera progettazione definitiva era diventata CARTA STRACCIA e che andava COMPLETAMENTE RIFATTA a seguito della pubblicazione sul Bollettino regionale del DECRETO DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’AUTORITÀ DI BACINO distrettuale dell’Appennino settentrionale in data 22 novembre 2021 n. 104 che ha tirato il freno a mano al Piano del Roya.

d) INSAPUTA che gli elaborati di Piano di Bacino STRAVOLTI dalla variante approvata sulla base degli studi italo-francesi della tempesta Alex erano tutti questi:

1) Carta delle fasce di inondabilità e degli ambiti normativi;

2) Carta del rischio idraulico

3) Carta degli interventi;

4) Relazione generale;

5) Piano degli interventi;

6) Allegati tecnici: studi specialistici a supporto

e) INSAPUTA che le aree interessate dal progetto del sottopasso di via Freccero rientrano nella fascia classificata come “BB” dove: “è consentita la realizzazione di nuove infrastrutture pubbliche connesse alla mobilità, previo parere favorevole della Provincia, PURCHÉ PROGETTATE sulla base di uno specifico studio di COMPATIBILITÀ”.

MOTIVAZIONE

Il Commissario straordinario dottor Samuele De Lucia ha avviato l’identica procedura seguita dal candidato sindaco n.°6 per la pratica della ricostruzione della passerella “Squarciafichi” però, a differenza di lui, senza poterla concludere non avendone i poteri.

a) Con Deliberazione n. 5 assunta con i poteri del Consiglio comunale il 15 febbraio 2023 ha approvato un “NUOVO STUDIO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICO” che lo Studio STADE di Roma ha consegnato al Comune il 19 dicembre 2022, corredato dallo studio dei tiranti idraulici in area di Piano di Bacino del fiume Roja classificata BB con un quadro economico di € 7.000.000 complessivi finanziati dl PNRR in prossima scadenza.

b) Con la stessa deliberazione il dottor De Lucia ha autorizzato il Dirigente Area Tecnica comunale a convocare la CONFERENZA DEI SERVIZI DECISORIA in forma semplificata e in modalità asincrona “finalizzata ad ottenere pareri, intese, concerti, nulla osta, autorizzazioni, concessioni ed altri atti di assenso comunque denominati, necessari per la realizzazione dell’opera in argomento”.

c) È la medesima procedura seguita per la ricostruzione della passerella “Squarciafichi” che il 12 aprile 2022 si era conclusa POSITIVAMENTE e che si auspica possa concludersi altrettanto bene col parere POSITIVO dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale che dichiari la “COMPATIBILITÀ” delle opere in progetto con la vigente normativa del Piano di Bacino del Roya e del piano comunale di protezione civile.

CONCLUSIONE

Al candidato sindaco n.°2 la Giuria assegna il Bestiario di bronzo n.°2 con voto 7.

Bruno Giri