Riaperto corso Toscanini

 

Dopo gli ingenti lavori di messa in sicurezza questa mattina, lunedì 25 gennaio, alle ore 12.30 è stato riaperto corso Toscanini. Il sindaco Scullino e l’assessore Gianni Ascheri si dichiarano soddisfatti per essere riusciti a mettere in sicurezza tutto il fronte franoso e la parete di roccia: «Un lavoro complesso, non è stato facile intervenire con i rocciatori, i lavori sono stati eseguiti principalmente lavorando in situazioni non facili e questo ha comportato un maggior tempo per terminarli, tenendo anche conto dei fermi dovuti al Covid. A pulire la strada siamo intervenuti subito, la stessa sera del crollo del grosso masso che ha bloccato la viabilità; quando ci siamo accorti anche dei rischi sul fronte roccioso, abbiamo dovuto realizzare un progetto adeguato e trovare i soldi per realizzare l’opera che è costata una somma rilevante, 440.000 euro. Per questo ringraziamo i nostri uffici e la Regione Liguria che come sempre ci è stata vicina e ha consentito di realizzare l’intervento».

Anno nuovo, problemi vecchi. E che fine ha fatto il Centro di Transito?

Anno nuovo problemi vecchi. A Ventimiglia continua ad essere troppo alto il numero di migranti e su questo torna il sindaco Gaetano Scullino, sollecitato dalle numerose proteste dei concittadini e visti anche fatti recenti di cronaca: «I numeri relativi agli arrivi di migranti sono alti. Chiediamo di bloccare gli arrivi già a Genova delle persone non regolari e riportarli indietro, che venga applicata la normativa nazionale sul covid. Il problema della pandemia non è ancora risolto e le restrizioni dovute ai decreti devono essere osservate da tutte le persone presenti nel territorio nazionale».

In sospeso inoltre ancora la realizzazione di un centro di transito da circa 300 posti, in provincia di Imperia. «Pensavamo di aver risolto – prosegue Scullino – dopo l’incontro con il prefetto del Dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno con la proposta di istituire e organizzare un centro di transito, non a Ventimiglia ma in provincia di Imperia. Si era parlato di fare una gara pubblica per trovare la struttura ma di questa ipotetica gara, che doveva essere entro il 31 dicembre, non abbiamo più saputo nulla. Noi siamo favorevoli a dare la possibilità a queste persone di avere un luogo dove possano essere curati, assistiti e identificati ma in base ad accordi, dopo la chiusura del Campo Roja, non più a Ventimiglia. Chiediamo venga predisposta una struttura dove c’è la disponibilità che noi non abbiamo».
(a.w.)