Il 10 febbraio, giornata del ricordo delle vittime delle foibe

foibe giornataDopo la “Giornata della memoria” per le vittime della Shoah, il 10 febbraio in tutta Italia si celebra il “Giorno del ricordo” per non dimenticare i cinquemila italiani massacrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945.
Uccisi dai partigiani comunisti di Tito solo perché erano italiani: una “pulizia” politica ed etnica in piena regola, mascherata come azione di guerra o vendetta contro i fascisti.
In realtà nelle cavità carsiche chiamate foibe vennero gettati ancora vivi, l’uno legato all’altro col fil di ferro, uomini, donne, anziani e bambini che in quel periodo di grande confusione bellica si erano ritrovati in balìa dei partigiani comunisti jugoslavi.

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Internet: giornata mondiale per l’uso consapevole della rete

internet giornata mondialeDomani, 10 febbraio 2015, è una ricorrenza importante per tutti coloro che si occupano di inclusione digitale e di uso consapevole della rete. Infatti, si celebra a livello mondiale il Safer Internet Day, ovvero la giornata sull’uso sicuro e responsabile della rete. Un’iniziativa nata nel 2004, tramite il progetto EU Safeborders e successivamente condotta da Insafe, il network europeo dei 31 Safer Internet Centre nazionali.

Si tratta di una campagna significativa rivolta a bambini, giovani, genitori, scuole e istituzioni, il cui scopo è quello di sensibilizzare sull’importanza dell’uso consapevole della tecnologia online e valorizzare le risorse e le opportunità che la rete offre. Continua a leggere

Il gusto estetico della chiacchiera

Scrivo questo post in memoria della politica estinta. C’era stato un momento, o almeno così mi era parso, in cui la sinistra era la sinistra, la destra faceva la destra e la legava diceva cose da neo-fascismo. In ogni caso, quel che pareva a me, è che si potesse riscontrare un’identità precisa – un prototipo quasi – di ogni fazione politica, almeno di quelle estreme. Insomma, se eri un neo-nazi, facevi il saluto romano, pestavi i “negri” durante le ronde notturne e mettevi, anche con il completo, gli stivali neri, rigorosamente militari. Se eri un comunista, sventolavi il pugno alzato, mettevi la Kefia e professavi la povertà (quasi) come un francescano. Cantavi bella ciao con la chitarra, di fronte al fuoco. Continua a leggere