Il meccanismo che avevo in mente, è, in realtà, molto più semplice. Il fatto che il mercato del Venerdi attiri ancora una certa quantità di francesi (quanti? 1.000? 2.000?) dovrebbe metterci in una posizione interessante rispetto al vero made in Italy. Andiamo da un’azienda italiana, gli diciamo che abbiamo una vetrina che garantisce 2.000-3.000 visite in una giornata e gli vendiamo lo spazio. La rappresentazione dei loro prodotti sarà, a sua volta, volano per il mercato, sarà ricchezza per la città. Continua a leggere
Sogno una bancarella di italico miele (controreplica)
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